Con il progetto "La mente, il corpo e lo spirito" si vuole far conoscere l'importanza del ruolo che hanno le emozioni e del loro funzionamento. L'essere umano, come gli animali, vive in un habitat fatto anche da troppo cemento, smog, inquinamento acquistico, questo habitat sono le città. Ogni essere vivente è fatto di sentimenti e non è un robot che ragiona con calcoli matematici. Esistono emozioni primarie come gioia, tristezza, rabbia, disgusto e paura. Un neonato possiede già fin dalla nascita un certo numero di emozioni fondamentali mentre altre emergono solo nel momento dello sviluppoper un compito adattivo.
Le emozioni secondarie sono la vergogna, il senso di colpa, il rimorso, l'invidia e troppo spesso prendono il sopravvento sulle altre emozioni. La competenza di regolazione emotiva dovrebbe venir acquisita nella prima infanzia. A volte però il fallimento delle figure di accudimento ai bisogni emotivi contribuisce a importanti distruzioni in alcuni ambiti dello sviluppo emozionale e nel saper regolarsi emotivamente. Il bambino che sperimenta irregolarità o strane reazioni emotive dei genitori, esplosioni di ira, oppure vive in un ambiente familiare con troppe emozioni disorganizzate porterà a problemi di equilibrio emotivo. Le emozioni non sono concrete e non si possono vedere come si fa per esempio con un bel piatto di spaghetti al pomodoro. Una delusione molto forte oppure un'esame non andato bene porterà reazioni di sfiducia nelle persone che ci circondano oppure in noi stessi. I sei problemi più frequenti riscontrati in Italia sono i disturbi del sonno per il 32%, varie forme di ansia per il 31,9%, stati di apatia 15%, attacchi di panico per il 12,3%, depressione per 11,5% e disturbi alimentazione per 8,2% . Pochissime volte le persone si rivolgono a specialisti, chi cerca di farcela da solo, chi ha avuto aiuto da amici o parenti, chi ha aspettato che i problemi passassero e chi ha assunto prodotti e farmaci senza prescrizione. Inoltre anche un forte stress da lavoro non aiuta e complica ancora di più.
L'emozione della paura per esempio è un'emozione che nasce d'impulso cioè ha come obiettivo la sopravvivenza del soggetto ad una situazione presunta come un pericolo, ed è accompagnata da un'accelerazione del battito cardiaco, incremento delle quantità di ossigeno disponibile per i muscoli, aumento della sudorazione ecc. Può però diventare eccessiva, staccarsi da reali situazioni di pericolo e arrivare a condizionare la vita di una persona. Di fronte ad un pericolo c'è una risposta di attacco o fuga, ed ancora oggi come per i nostri antenati era utile per la propria difesa.
Ci sono alcuni suggerimenti per tenere sotto controllo la paura:
- allenarsi ad affrontare le situazioni temute ma solo a piccole dosi cioè poco per volta
- immaginare lo scenario peggiore in modo da prepararsi al peggio e avere sempre delle soluzioni di riserva
- prepararsi e analizzare tutte le risorse che si hanno a disposizione
Molto spesso i corsi di crescita personale possono dare quelle competenze per vedere le paure in modo diverso e affrontarle con più preparazione.
dott.ssa Natascia Romeni
Psicologa
Specializzata nel metodo Montessori