CHE COS'È LA PROGETTAZIONE EUROPEA?

COS'È LA PROGETTAZIONE EUROPEA? 

Europa, progettazione e bandi. Parole che mi fanno sognare! Innanzitutto parole che descrivono il mio lavoro ricco di diverse sfumature. 

Ecco cos’è l’europrogettazione: significa ideare, redigere, presentare e implementare progetti che rispondono ai bandi pubblicati dalla Commissione Europea. Perché risultino “vincenti” servono professionisti – gli europrogettisti – con competenze specifiche “abilità finanziarie, conoscenza delle lingue straniere ufficiali europee, capacità informatiche, ecc.” ed esperienze pratiche, che sappiano dare vita a progetti davvero innovativi, in sintonia con gli obiettivi europei, in risposta ad un bando emanato nel quadro di un programma europeo. Ma non solo: contano tantissimo i partner che, insieme agli enti capofila, partecipano alla realizzazione del progetto. 

 

A cosa serve l'europrogettazione?

 

Innanzitutto, a stare al passo con i tempi e con l’Unione Europea che ha, tra i vari obiettivi, quelli di risolvere determinate problematiche tra altre potenziare la resilenza alle sfide future, combattere il cambiamento climatico, tutelare l’ambiente, ecc. L’europrogettazione infatti ambisce a rendere migliore la vita di tutti i cittadini rispondendo ai loro bisogni in modo concreto. E lo fa realizzando gli obiettivi e le priorità che l’Unione Europea si è data per rendere il vecchio continente un posto dove è bello vivere. 

 

Cosa fa l'europrogettista? 

Risolve problemi! 

 

E già, risolve problemi aiutando gli enti pubblici, privati e no-profit a realizzare progetti in ambito culturale, innovazione tecnologica e salvaguardia ambientale. L’europrogettista infatti individua soluzioni innovative e “scalabili” per migliorare la vita delle persone ma anche raggiungere gli obiettivi comunitari. Ecco perché il lavoro dell’europrogettista è tutt’altro che trascurabile – anche se molti ti diranno “euro che…?”: quello che fa ha infatti un vero e proprio impatto – sociale, economico, culturale – sulla comunità in cui opera. Ma non solo: anche su realtà contigue o completamente diverse, generando una sorta di reazione a catena di azioni positive. Hai mai sentito parlare di “good practices“? Una volta concluso un progetto, l’europrogettista non sta con le mani in mano ma redige dei veri e propri manuali per aiutare gli altri progettisti a capire la metodologia applicata per poi replicarla. 

Sembra un lavoro in solitudine, ma in realtà non lo è! È di squadra dove l’importante unire una conoscenza pratica a una teorica. Siamo una figura professionale che ha una profonda conoscenza del contesto istituzionale sociale di riferimento, con particolare attenzione alle politiche di sviluppo integrato, a quelle di sviluppo sostenibile e alle politiche di governance, intendendo con queste la volontà e la capacità di governare un territorio, o un sistema, attraverso un modello di gestione partecipata. Il nostro profilo risponde alla necessità di costruire percorsi progettuali trasversali ai diversi piani (locali, nazionali e comunitari), con la creazione di un processo di partecipazione condiviso. 

Per ultimo, posso dire che siamo per natura figure versatili che per esercitare questa professione è necessario saper gestire le complessità sia di tipo tecnico che di tipo relazionale, ulizzando strumenti di ricerca-azione e di programmazione (come, ad esempio, i focus group) strumenti per la condivisione delle informazioni e la diffusione delle pratiche e delle esperienze. Se ti rispecchia un po’ questo identikit??? Allora: BUONA EUROPROGETTAZIONE! 

 

 

 

 

 

Dott.ssa Silvia Battaglia

Formazione in Europrogettazione e gestione aziendale

Coordinatrice progetti Roma